Autore: Dino Messina
Editore: Solferino
Giorgio Bocca definì l’esposizione in piazzale Loreto dei corpi di Benito Mussolini, Claretta Petacci e dei gerarchi fascisti giustiziati sul lago di Como come «un atto rivoluzionario», sul quale sarebbe stato inutile indulgere in moralismi. Di tutt’altro avviso Ferruccio Parri, leader azionista della Resistenza, che parlò invece di una «macelleria messicana» andata in scena a Milano il 29 aprile 1945.
Piazzale Loreto, divenuto per la narrativa neofascista un simbolo di vergogna nazionale, si trasformò in un luogo identitario per una parte politica. Tuttavia, la narrazione prevalente del dopoguerra ha finito per oscurare un episodio precedente e altrettanto tragico: il massacro dei quindici partigiani fucilati per rappresaglia il 10 agosto 1944 da un plotone della Legione Muti. I loro corpi, esposti su ordine dei nazisti, volevano essere un monito per l’intera popolazione. Fu una ferita profonda alla coscienza civile di Milano, una ferita mai rimarginata. Dall’alba al tramonto, i cittadini sfilarono in silenzio davanti ai cadaveri, rafforzando l’odio verso gli occupanti tedeschi.
Pochi giorni dopo, alcuni partigiani affissero — seppur temporaneamente — dei cartelli con la scritta “Piazza Quindici Martiri”. Ed è proprio lì, in quel luogo già segnato dalla violenza nazifascista, che Walter Audisio e Aldo Lampredi, in una sorta di legge del contrappasso, portarono i corpi dei gerarchi giustiziati. Nel primo dopoguerra, l’intera città rese omaggio con commozione ai quindici martiri. Eppure, sono dovuti passare ottant’anni prima che una piccola parte del grande piazzale, tra corso Buenos Aires e via Andrea Doria, venisse ufficialmente intitolata “largo Quindici Martiri”.
Il libro di Dino Messina racconta proprio questa doppia storia di piazzale Loreto, ricostruendo «le due piazze» attraverso la letteratura più recente e nuove testimonianze. Un viaggio nella memoria, tra ricordi opposti e verità a lungo rimosse.
L’incontro si è tenuto a Milano presso il Circolo e Centro Studi Caldara il 15/04/2025.
Hanno dialogato con l’autore Massimo Castoldi, Anna Catasta, Sergio Fogagnolo e Giovanni Scirocco.










