Gruppo di lavoro: Diego Castagno, Franco D’Alfonso e Walter Marossi
“Ma la “soi disant” classe dirigente ricordata con malcelata nostalgia dalla parte politica che perde a Milano da diciassette anni tutte le elezioni di tutti i generi dimentica nei revival dell’oggi di aver lasciato bilanci pubblici al disastro, nessun progetto effettivo avviato (fa sorridere la rivendicazione della metro 4, la cui prima pietra venne messa nel 2016, l’anno dopo Expo…) e la membership di Expo scivolata verso Smirne. Come avvenuto con l’Expo 1906, quando le società mutualistiche come l’Umanitaria e le nascenti organizzazioni dei lavoratori come la Cgil si incaricarono di condurre in porto la manifestazione del progresso e del lavoro impantanata dalla fuga del cassiere con i fondi liquidi e la riottosità di lorsignori a mettere le mani al portafoglio per generosità civica e non per costruirsi casa a poco prezzo al posto del Parco Sempione, anche l’Expo 2015 è stata una impresa civica di tutta la città di Milano che si è aperta fino ad essere finestra del mondo sull’Italia e dell’Italia tutta verso il mondo ed ha reso il costoso giochino di pochi una festa di tutti.
Gli “Archives” del Centro Caldara sono qua per rinfrescare la memoria anche a loro”.
Tratto dall’introduzione di Franco D’Alfonso, Presidente del Centro Studi Emilio Caldara.
Questo archive è in fase di elaborazione.